Anche pubblicato come “Base Hawksbill”.
Questa è la storia di Will Barrent, che esiliato dalla Terra piomba in quel mondo d’incubo che è Omega. E’ un pianeta di fuorilegge, che ha una sua particolare religione, una sua precisa idea sugli svaghi, una sua assurda organizzazione sociale in base alla quale solo l’assassino più abile, più feroce, e più fortunato, in un mondo fatto di assassini, può aspirare alla ricchezza e al potere. Un mondo in cui le proprietà della vittima vengono per legge ereditate dall’uccisori. E su questo mondo Will Barrent cerca disperatamente i ricordi che gli hanno tolto, la ragazza che l’ha salvato dalla morte per due volte, e la speranza di poter un giorno tornare sulla Terra nonostante le terribili astronavi di pattuglia orbita attorno a Omega. Quando riuscirà ad arrivare sul suo pianeta, si troverà fronte a qualcosa più pericoloso ancora dei «Giochi» di Omega: i suoi ricordi, il suo condizionamento di terrestre, ma soprattutto l’esasperato conformismo di una civiltà che si è arrenata al raggiungimento della perfezione meccanica.
Festival Fredric Brown si potrebbe intitolare questo numero che vede il versatilissimo autore dei «racconti concentrati» alle prese con un intreccio di solida consistenza fantascientifica: un tranquillo villaggio americano sconvolto da una serie di inspiegabili «incidenti», e la lunga brancolante lotta dei suoi abitanti impegnati a individuare e cercare l'ignota e mostruosa «mente direttiva» che sola può esserne la causa. Tra Brown romanziere e Brown umorista, al lettore decidere quale sia il più brillante.
A non pochi lettori, l’apparizione in un’orbita vicina al nostro pianeta di questa gigantesca e silenziosa astronave, ricorderà l’arrivo, in una sperduta baia sudamericana, del misterioso veliero di Benito Cereno. Anche qui — come nel famoso romanzo di Herman Melville — gli uomini mandati a prendere contatto con l’equipaggio si trovano di fronte a una enigmatica situazione: chi comanda, in realtà, a bordo? Chi sono i “buoni” e chi i “cattivi” ? Ma questo classico tema marinaresco si complica presto di tutte le snervanti, contraddittorie, confusionarie difficoltà che possono affliggere una moderna missione spaziale: la burocrazia militare, l’opinione pubblica, la televisione, l’impotenza tecnologica, la responsabilità di decidere — per chi è prigioniero nei labirinti della nave — sulla vitale questione: massacrare o lasciarsi massacrare?
Anche pubblicato come “Cetaceo innamorato”.
Anche pubblicato come “Il matrimonio”.
Anche pubblicato come “Il frullo del diavolo”.
Il romanzo tratta dell’imbarbarimento della società in seguito al diffondersi del virus Chung-Li, il quale colpisce e distrugge irrimediabilmente tutti i tipi di quella che sinteticamente e definita “erba”, in dettaglio tutte le piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Graminaceae, tra cui il comune foraggio erbaceo da graminacee, il mais, il miglio, il sorgo, la segale, l’orzo, il riso ed il grano, causando così la lotta globale per l’accaparramento delle scorte alimentari. Il protagonista del romanzo combatte per raggiungere la valle del fratello che rappresenta la salvezza, dove contro l’ottimismo delle autorità mondiali e la distruzione folle delle risorse, si sono isolate e difese le rimanenti piante alimentari, non appartenenti alla famiglia in argomento. Il romanzo esce per la prima volta in Italia nel 1958 nella collana I Romanzi del Corriere (n° 43) con il titolo La peste verde (traduttore Sergio Uglioni). Il presente traduzione di Mario Galli era pubblicato nel 1967 nel collana Urania (n° 476).