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Hugo Winning Author’s Masterwork of Alien Invasion! Orejas de ellos, the things who listen, whispered the superstitious fishermen when the strange occurrences began off the Philippine coast. How else could you explain the sudden disappearance of a vessel beneath a mysterious curtain of foam? The writhings of thousands of maddened fish trapped in a coffin-like area of ocean? An alien intelligence gorged at the bottom of the Luzon Deep and made its plans. Radar expert Terry Holt and the crew of the Esperance had to devise a weapon against the horrifying creatures which threatened mankind with extinction. Here are terror, excitement, and the clutch of cold death as combined by a master hand in the field of science-fiction. The New Encyclopedia of Science Fiction hails Murray Leinster as a writer who earned his fame from “protagonists capable of heroic action in a future dominated by technology as humanity reaches for the stars. For more than half a century his stories shaped the field.”

Anche pubblicato come “L'entità”.

“L’auto di Calhoun discese il lato opposto del ponte. Fece una curva su due ruote. Sfrecciò davanti a due giganteschi edifici vuoti e giunse a una strada laterale, vi si infilò, giunse ancora a un bivio, prese la strada di sinistra e poco dopo si diresse a destra. Ma le voci continuavano a risuonare nel comunicatore. Uno degli invasori ebbe l’ordine di andare sul ponte più alto dal quale potesse controllare tutte le strade sottostanti. Altri dovevano appostarsi qua e là... e stare in agguato. Un gruppo di quattro automobili stava uscendo dall’edificio del magazzino. Fulminate ogni automobile in movimento. Fulminatela! E fate rapporto, fate rapporto!”

Torna Murray Leinster il decano dalla SF. In questo inedito romanzo della serie dell’Astronave Medica, Calhoun si trova di fronte a un mortale mistero che rischia di pregiudicare l’intera colonizzazione umana sui pianeti della Galassia. Il flagello imperversa e Calhoun deve agire rapidamente se vuole che il destino di Maris III non si ripeta su scala cosmica.

I romanzi di Wiliam F. Jenkins, alias Murray Leinster, promettono fin dal titolo fantascienza, tutta fantascienza, niente altro che fantascienza. E chi ne ha letto anche uno solo (dei diciotto pubblicati in Urania dal n. 1 a oggi) sa che cosa significa per questo scrittore mantenere una promessa così allettante. Leinster non si ingombra di alti significati filosofici, non teorizza, non predica, non profetizza, non si impegna per nessuna buona o cattiva causa presente o futura. Leinster va dritto al suo scopo, che è di sbattere subito e con tutta naturalezza i suoi personaggi nella più fantastica, mostruosa, allucinante delle situazioni, per poi lasciarli lì a sbrogliarsi realisticamente da soli contro, per esempio, la cieca violenza di un nemico alieno che si annida nel fondo del Pacifico…

La Terre était surpeuplée. Les autres planètes du système solaire également. En fait, toutes les planètes de la Galaxie qui avaient été colonisées étaient main­tenant surpeuplées. Il était absolument nécessaire de trouver des mondes nouveaux où les hommes puis­sent vivre.

Des raids spatiaux furent organisés. On découvrit d’autres mondes. Mais ils étaient décevants. Car ils ne possédaient aucun trace de vie. Or l’homme ne peut s’implanter que là où la vie — n’importe quelle forme de vie — l’a précédé. Cette vie, on décida donc de la créer. Des navires-laboratoires se mirent à parcourir le vide, ensemençant les planètes vierges, déversant des spores sur les sols et du plancton dans les océans, installant des plantes, des poissons, des insectes, préparant la venue des mammifères et de l’homme.

Plusieurs mondes stériles devinrent ainsi habitables.

Mais un jour, un accident survint…

Fra i romanzi che trattano il tema dell’invasione, questo dell’abilissimo Leinster è al tempo stesso uno dei più semplici e dei più avvincenti. Dall’inizio in sordina, si passa a poco a poco al terrore di massa, in un crescendo di tensione congegnato magistralmente. E questi “gizmo” sibillanti che rotolano sui deserti d’America spingendo davanti a sé nubi di polvere rossa, sono ben degni di figurare nella galleria di creature della spazio che Urania ha fino ad oggi raccolto.

Because Bron Hoddan was a serious electronics engineer, he didn’t want any part of his particular planetary heritage. For he was from Zan - and Zan’s only occupation was space-ship piracy!. So Bron went to Walden, the most civilized planet of them all. His first step to making himself a good reputation was to invent a machine that would save the government millions. But when instead he was seized and jailed as the most unspeakable criminal in Walden’s history, he realized that there was only one way open to remedy this “civilized” disaster. And that was by putting into use some of Zan’s old-fashioned buccaneering techniques!

First serialized as

The Pirates of Ersatz

in

Astounding Science Fiction in 

February– April 1959.

Nominated for Hugo Award for Best Novel in 1960.

The first battles began in the wilderness. The animals in the forests and glades struggled furiously for life and often fought with splendid courage. But they never won; they were always killed. And now it was man’s turn.